FILI – Festival dell’Informazione Libera e dell’Impegno, è il festival organizzato da Libera Bologna e da Libera Informazione. Simbolo del festival – la cui seconda edizione si svolgerà a Bologna dal 29 novembre al 2 dicembre 2017 – è un gomitolo di fili, che vuole rappresentare un impegno che tenga conto dei tanti temi che è necessario approfondire e delle tante realtà con cui è necessario collaborare, un impegno che deve andare in profondità e far aprire gli occhi per una lotta alle mafie efficace.
Oltre mille sono le persone che hanno partecipato alle iniziative della prima edizione del Festival dell’Informazione Libera e dell’Impegno, a dicembre del 2016: un numero che conferma ancora una volta quanto sia importante discutere di contrasto alla criminalità organizzata e di come questo sia un tema che tocchi tutte le fasce della popolazione.
Anche nella seconda edizione i temi toccati saranno tanti, tra cui l’informazione, i beni confiscati, i protocolli sulla legalità, la corruzione, la giustizia sociale, la memoria, cercando di coinvolgere tutta la cittadinanza, dagli studenti agli amministratori ai semplici cittadini. Ma non sarà solo il territorio di Bologna ad essere al centro del Festival: una finestra verrà aperta ogni anno su un altro territorio di cui troppo poco si parla. Quest’anno parleremo delle mafie pugliesi e della situazione di Foggia, che nelle cronache e nell’informazione viene ancora troppo spesso messa in secondo piano.
Tanti saranno i temi sui quali è già iniziata una discussione nella scorsa edizione, discussione che è necessario portare avanti. Così, insieme a Giancarlo Caselli, si continuerà a parlare delle infiltrazioni della filiera agroalimentare. Insieme alle tante realtà del territorio che se ne occupano, verrà organizzato un focus sui beni confiscati, per capire come sbloccare la situazione per quanto riguarda il riutilizzo sociale. Proprio per sostenere un progetto che si sta sviluppando su un bene confiscato in provincia di Bologna, ci sarà una cena di finanziamento, per poter realizzare un percorso che unisce la legalità democratica e il teatro insieme a un gruppo di ragazzi richiedenti asilo che vivono in un bene confiscato.
E poi, insieme a Don Luigi Ciotti ed Enza Rando, si approfondirà il legame tra la lotta alle mafie e la lotta per la giustizia sociale.
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