Qualche giorno fa ci ha lasciato Daniela D’Amadio, collega e amica con la quale abbiamo condiviso per tanti anni l’attività dell’AICI. La sua scomparsa ci addolora, ci mancherà la sua gentilezza, la professionalità con la quale accoglieva le nostre domande, la pacatezza che connotava ogni suo comportamento. Questi tempi non ci permettono di salutarla insieme ad altri amici. Abbiamo pensato di dedicarle questa poesia scritta da una donna, una grande poetessa dei nostri giorni:
NUVOLE
Dovrei essere molto veloce
nel descrivere le nuvole –
già dopo una frazione di secondo
non sono più quelle, stanno diventando altre.
La loro caratteristica è
non ripetersi mai
in forme, sfumature, pose, disposizione.
Non gravate della memoria di nulla,
si librano senza sforzo sui fatti.
Ma quali testimoni di alcunché –
si disperdono all’istante da tutte le parti.
In confronto alle nuvole
la vita sembra solida,
pressoché duratura e quasi eterna.
Di fronte alle nuvole
perfino un sasso sembra un fratello
su cui si può contare,
loro invece sono solo cugine lontane e volubili.
Gli uomini esistano pure, se vogliono,
e poi uno dopo l’altro muoiano,
loro, le nuvole,
non hanno niente a che vedere
con tutta questa faccenda
molto strana.
Al di sopra di tutta la tua vita
e della mia, ancora incompleta,
sfilano fastose così come già sfilavano.
Non devono insieme a noi morire,
né devono essere viste per fluttuare.
Wislawa Szymborska, Opere (Adelphi, 2008)