“La difficoltà del rapporto tra donne e cittadinanza, non risolte alla conquista del diritto di voto, affondano le loro radici in una storia bisecolare mai lineare e graduale, ma sempre conflittuale: fin dalle origini, infatti, l’astratto e generale concetto di uomo e cittadino si incarna esclusivamente in un soggetto concreto e particolare, il maschio adulto. L’esclusione delle donne da quel concetto non è né una dimenticanza né un ritardo, ma ne rappresenta invece uno degli elementi costitutivi.”
In occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno, la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna desidera condividere un consiglio di lettura tratto da:
Diventare cittadine. Il voto alle donne in Italia di Anna Rossi-Doria, (Giunti, 1996)
In particolare trovate QUI il capitolo IV del volume: L’esperienza delle prime elezioni