La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna nell’ambito della rassegna Le Voci dei libri organizzata dal Comune di Bologna, Bologna Biblioteche, Biblioteca Salaborsa e Coop Alleanza 3.0 in collaborazione con Librerie.coop, invita alla presentazione del volume Lettere dal carcere di Antonio Gramsci a cura di Francesco Giasi (Einaudi, 2020) in programma per venerdì 27 maggio 2022 alle ore 18.00 presso la Piazza coperta di Sala Borsa (Piazza Nettuno, 3 – Bologna).
Gli incontri all’interno di Biblioteca Salaborsa sono trasmessi anche in diretta streaming sul canale youtube di Bologna Biblioteche
Introduce:
Elena Di Gioia | Delegata del Sindaco alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana
Con gli interventi di:
Paolo Capuzzo | Presidente Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Francesco Giasi | Direttore Fondazione Gramsci Roma
Con letture di Marco Baliani
Lettere dal carcere è un libro unico e postumo. La sua storia, come spiega Francesco Giasi nell’introduzione, inizia il giorno dopo la morte del suo autore, avvenuta a Roma il 27 aprile 1937. La prima edizione contava 218 lettere. Qui sono 511, di cui 12 inedite. È la storia personalissima di un pensiero conteso fra logiche di apparato, libertà di visione, dolore e tenacia di impegno. In tutte le sue edizioni, per merito dei o nonostante i suoi curatori, Lettere dal carcere è sempre apparso al suo lettore non come un libro-archivio, ma come un’opera compiuta e autonoma, perché autoritratto di un pensiero vivente nel suo divenire, nel suo dispiegarsi, ma anche nella sua novità radicale.
Marco Baliani
Attore, autore e regista. Con lo spettacolo Kohlhaas del 1989, attraverso un originale percorso di ricerca, dà vita al teatro di narrazione che segna la scena teatrale italiana. Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, come Come gocce di una fiumana (premio IDI per la regia), o Antigone delle città, spettacolo di impegno civile sulla strage di Bologna del 2 agosto, o ancora dirigendo progetti come I Porti del Mediterraneo con attori provenienti da diversi paesi dell’area mediterranea. Parallelamente ha proseguito la propria ricerca nella narrazione realizzando spettacoli ancora oggi nel repertorio (Tracce, Corpo di Stato e Frollo).
Nel 2015, nella ricorrenza del centenario del primo conflitto mondiale, è protagonista dello spettacolo Trincea, che gli è valso il premio Franco Enriquez per la migliore interpretazione. Lo spettacolo ha dato avvio al ciclo della post-narrazione, evoluzione di fatto del teatro di narrazione. Fa parte di questo filone anche Una notte sbagliata, sempre prodotto da Marche Teatro, che vede Baliani nei doppi panni di interprete e autore. Nell’anno della pandemia, Baliani scrive e dirige lo spettacolo L’attore nella casa di cristallo, andato in scena dal 15 giugno 2020, giorno della riapertura dei teatri, nel piazzale davanti al Teatro delle Muse di Ancona. Lo spettacolo è diventato anche un libro, uscito per Titivillus Edizioni.
Nel 2017, Baliani è chiamato a dirigere lo spettacolo Sette contro Tebe, presentato al Teatro Greco di Siracusa nell’ambito del 53esimo ciclo di rappresentazioni classiche. Destinato a grandi spazi anche lo spettacolo Quinta stagione del 2021, tratto dall’omonimo poema di Franco Marcoaldi, diretto e interpretato da Baliani al Teatro Grande di Pompei, con le scene di Mimmo Paladino.
Per il cinema è stato diretto da registi quali Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone. Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi tra cui Ho cavalcato in groppa ad una sedia (Titivillus edizioni) e per la Rizzoli Corpo di stato, Pinocchio Nero, L’Amore Buono, Nel Regno di Acilia, La metà di Sophia, e L’occasione. Nel 2021 è uscito per Bompiani il romanzo La pietra oscura.