Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Per l’occasione proponiamo un approfondimento di lettura da una nuova acquisizione della Biblioteca della Fondazione Gramsci.
Si tratta di La potenza femminista. O il desiderio di cambiare tutto (2022) di Verónica Gago, attivista del collettivo argentino Ni Una Menos e ricercatrice e docente all’Università di Buenos Aires.
Il libro nasce all’interno del movimento femminista argentino e transnazionale degli ultimi sei anni e ne riflette le analisi, le discussioni e le sfide. Partendo questa esperienza, Verónica Gago invita a comprendere i femminicidi, i transcidi e la violenza domestica come fenomeno sociale e sistemico, mette in luce le diverse forme in cui si manifesta la violenza patriarcale e mostra il suo intreccio con le forme di accumulazione del capitalismo contemporaneo, con la svalutazione del lavoro di cura, la precarietà lavorativa, il razzismo istituzionale, le politiche neo-estrattiviste, l’affermazione di forze conservatrici e nazionaliste in diverse parti del mondo. Lo sciopero femminista, e la risignificazione di questa pratica al di là dei suoi confini tradizionali, ha messo in atto un processo di politicizzazione della violenza maschile contro le donne a livello globale. Questo processo, ancora aperto, si è tradotto nel “desiderio di cambiare tutto”, ovvero di sovvertire l’ordine sociale e politico che su questa violenza si fonda.
“Lo sciopero femminista servirà come catalizzatore, come via per accedere a un processo che è al tempo stesso politico, soggettivo, economico, culturale, artistico, libidinale ed epistemologico. Con “processo” non mi riferisco alla descrizione neutrale che sostanzia lo sciopero, ma piuttosto allo sciopero stesso come invenzione, rottura e, simultaneamente, concentrazione di forze. In questo senso propongo lo sciopero come una lente […] ogni sciopero ha una propria forma di pensiero politico e il nostro compito storico consiste nel teorizzare lo sciopero che abbiamo condotto. Dunque, lo sciopero femminista internazionale funziona come una soglia, “un’esperienza”, qualcosa che, una volta attraversato, non permette più di mantenere le stesse relazioni con le cose e con lə altrə” (p. 14-15)
[Verónica Gago, La potenza femminista. O il desiderio di cambiare tutto, Alessandria, Capovolte, 2022.]
Di seguito anche una bibliografia per approfondire la storia del femminismo, con testi più e meno recenti, tutti presenti nella nostra biblioteca
Cinzia Arruzza Lidia Cirillo, Storia delle storie del femminismo, Roma, Alegre, 2017
Deborah Ardilli (a cura di), Manifesti femministi. Il femminismo radicale attraverso i suoi scritti programmatici (1964-1977), Milano, VandA, 2018.
Pierre Bourdieu , Il dominio maschile, Milano, Feltrinelli, 1998.
Anna Curcio (a cura di), Introduzione ai femminismi. Genere, razza, classe, riproduzione: dal marxismo al queer, Roma, DeriveApprodi, 2021.
Mariarosa Dalla Costa, Potere femminile e sovversione sociale, Venezia-Padova, Marsilio, 1974.
Davis Angela Y., Bianche e nere, Roma, Editori riuniti, 1985.
Paola di Cori (a cura di), Altre storie. La critica femminista alla storia, Bologna, CLUEB, 1996.
Silvia Federici, Genere e Capitale. Per una lettura femminista di Marx, Roma, DeriveApprodi, 2020.
Elda Guerra, Storia e cultura politica delle donne, Bologna, Archetipolibri, 2008.
Paola Rudan, Donna. Storia e critica di un concetto polemico, Bologna, Il mulino, 2020.
Joan W. Scott, Genere, politica, storia, Roma, Viella, 2013.