La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Onlus aderisce al consorzio MoSAiC. Imaginaries, Practices and Memories of Social and Political Activism: from Local to Global (19th-21st).
Si tratta di una delle azioni del bando Marie Skłodowska-Curie il quale promuove la collaborazione internazionale, intersettoriale e interdisciplinare finanziando scambi di personale coinvolto nelle attività di ricerca e innovazione delle organizzazioni partecipanti.
L’obiettivo è quindi quello di formare una rete internazionale e intersettoriale di partner che lavorino per 4 anni su un programma di ricerca comune.
Il consorzio MoSAiC sarà composto da partner situati in 5 Paesi diversi, tra cui quattro membri dell’UE (Francia, Italia, Germania e Paesi Bassi) e uno di un Paese terzo (Svizzera).
Una volta finalizzato, il consorzio sarà composto da partner accademici (Università di Versailles St-Quentin-en-Yvelines, Università di Padova, Università di Losanna, Università di Paris-Est Créteil, Università di Bologna) e non accademici (La contemporaine di Nanterre, Fondazione Gramsci Emilia Romagna a Bologna, Archivio Sociale Svizzero a Zurigo, Istituto Internazionale di Istituto Internazionale di Storia Sociale di Amsterdam, Haus der Kulturen der Welt di Berlino).
All’interno del consorzio saranno rappresentate diverse discipline: storia, storia dell’arte, letteratura, lingua e civiltà, discipline artistiche, lingua e civiltà, discipline artistiche. L’approccio interdisciplinare consentirà ai partner di combinare le proprie metodologie e pratiche per raggiungere gli obiettivi del progetto MoSAiC.
L’originalità del progetto MoSAiC sta nel fatto che si propone di riflettere sulla storia dell’impegno politico e sociale in primo luogo dalla triplice angolazione degli immaginari, delle pratiche e delle memorie; in secondo luogo, su un arco di tempo relativamente lungo – dall’inizio del XIX secolo ai giorni nostri; in terzo luogo, in una prospettiva comparativa e diacronica, dal locale al globale; prestando particolare attenzione alla questione delle fonti, degli archivi e degli oggetti disponibili per raccontare la storia. Si intende sviluppare un progetto che combini ricerca e formazione. Si organizzeranno workshop, giornate di studio, scuole di dottorato e colloqui internazionali, per poi pubblicare articoli, fascicoli in riviste e libri, monografie e libri, monografici o collettivi, che siano in grado di coniugare ricerca e formazione.
In termini di formazione, il progetto dovrebbe incoraggiare il dialogo tra ricercatori, da un lato, archivisti e documentalisti da un lato, ma anche curatori di mostre e gestori di musei dall’altro.
La coordinatrice del progetto è Caroline Moine, professoressa di Storia contemporanea presso l’Università di Versailles Saint-Quentin-en-Yvelines (UVSQ) e vicedirettore del Centro per la storia culturale delle società contemporanee.