La mostra coincide con la pubblicazione del libro fotografico di Alozie con lo stesso titolo.
Le fotografie catturano non solo l’euforia di quella notte sorprendente a Berlino (9 novembre 1989), ma anche le lotte e le sofferenze che ne sono seguite in diverse zone dell’Europa dopo la caduta del regime comunista. Alcune zone, infatti, non si sono ancora completamente riprese dal trauma.
La mostra analizza le immediate ripercussioni nell’Europa dell’Est sulla scia di questo storico evento. Nel reportage, infatti, di Pierre Alozie, fotoreporter franco-nigeriano freelance, si può vedere il suo viaggio verso est dopo aver lasciato Berlino nel 1989. Aloize testimonia con il suo viaggio la rivoluzione di velluto a Praga nel 1989, la fine della dittatura di Ceaușescu in Romania nel 1990, l’ultimo congresso del Partito Comunista in Bulgaria nel 1990, la dissoluzione della Federazione Jugoslava nel 1992, la Georgia e l’Azerbaigia nel 1993.
Pierre Alozie è un fotoreporter dal 1988. Attualmente vive a Londra, dove è membro del NUJ e vice presidente del British Photographic Council. Si è occupato dei principali eventi nell’Europa dell’Est dopo il Muro di Berlino, è stato in Grecia per le elezioni del giugno 2012 e ha lavorato in Georgia, Azerbaigian, Croazia, Bosnia, India, Nigeria, Serbia, Romania, Ungheria.
Attualmente si occupa di eventi di cronaca a Londra, con particolare attenzione alle proteste e alle manifestazioni e al referendum di Brexit.
Per approfondire: https://breachingthewalls.eu/portfolio-item/europe-in-flux/ il sito del progetto internazionale Breaching the Walls. We do need education! dedicato alla rielaborazione critica, attraverso un coinvolgimento plurale di istituzioni e cittadini, della storia e della memoria della caduta del Muro di Berlino e degli eventi da questa scatenati.
Questo percorso fotografico è stato curato all’interno del progetto dall’associazione Past/Not Past. Sul sito del progetto è disponibile anche un’intervista a Pierre Alozie sempre a cura di Past/Not Past.