La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna ha ideato e promosso Manifestipolitici.it in armonia con la propria attività di conservazione e valorizzazione della documentazione storica contemporanea al servizio della ricerca. In particolare, questo progetto è dedicato a manifesti, locandine, bandi, volantini e cartoline a carattere politico e sociale.
L’esperienza di Manifestipolitici.it è nata tra il 1999 e il 2000, da un’idea dello staff della Fondazione Gramsci composto da Siriana Suprani, Simona Granelli, Letizia Del Pero e Veronica Bridi.
L’idea di realizzare un archivio in rete del manifesto sociale e politico del Novecento liberamente fruibile scaturisce da tre principali fattori:
1) dalla volontà di valorizzare una consistente raccolta di manifesti politici conservata dalla Fondazione (circa 14 mila);
2) dalla volontà di rispondere alla domanda crescente di studiosi e ricercatori che chiedono l’utilizzo di fonti iconografiche per lo studio dei linguaggi e dei modi della ricerca del consenso nell’informazione legata all’azione politica, dal Novecento ad oggi; una nuova considerazione di questi documenti per gli studi di storia politica, di storia del messaggio politico e per la storia della grafica contemporanea;
3) dal voler salvaguardare un bene culturale di per sé fragile, effimero, non facilmente manipolabile, un materiale infine esposto più di altri al degrado e sostanzialmente finora non visibile.
Manifestipolitici.it riflette l’evoluzione e i percorsi della propaganda politica su carta ed è uno strumento rivolto a storici, ricercatori, studenti delle scuole superiori e studenti universitari, istituzioni scolastiche, biblioteche, archivi, centri di documentazione, agenzie di comunicazione, editoriali, pubblicitarie e comunque a tutte le persone potenzialmente ed in vario modo interessate ad una conoscenza del Novecento anche attraverso l’immagine.
È una risorsa che considera manifesti, locandine e volantini quali ‘memorie’ più che significative e protagoniste delle stagioni culturali, degli eventi politici e più largamente di carattere sociale che ogni Paese attraversa, utilissime per la comprensione del passato come dell’oggi; stimolanti per la ricerca in tanti e diversi ambiti, dalla storia della grafica a quella dell’editoria, dalla storia della propaganda a quella dell’evoluzione dei costumi e dei comportamenti.
Si è voluto rendere disponibili queste testimonianze attraverso l’uso delle nuove tecnologie, approntando uno strumento di consultazione in rete di facile utilizzo, con i dati specifici di ogni singolo esemplare – autori, committenti, temi, occasioni, contenuti iconografici – unitamente all’immagine.
Il lavoro istruttorio preparatorio è stato portato avanti con la consulenza di un comitato scientifico di sociologi, storici ed esperti della comunicazione, tra questi Roberto Grandi, Luca Baldissara, Giovanna Grignaffini. Più avanti il percorso di ricerca della Fondazione sui temi pertinenti il patrimonio documentario interessato dal progetto Manifestipolitici.it ha coinvolto Andrea Baravelli, docente di storia contemporanea presso l’Università di Ferrara, studioso di storia della propaganda politica e storia delle comunicazioni sociali; in particolare beneficiando della sua cura in diverse occasioni di approfondimento e confronto sul particolare mezzo di comunicazione che è il manifesto nella sua evoluzione storica.
Bologna 2000. Città Europea della Cultura è stata l’occasione per presentare il progetto – accolto e sostenuto nell’ambito delle manifestazioni sull’informazione e la comunicazione – mirato a produrre un prototipo di banca dati online del manifesto politico. Per questa prima messa in opera abbiamo chiesto un piccolo apporto ad altri istituti pubblici e privati, soprattutto della nostra regione[1]: alcuni propri manifesti, al fine di offrire una scelta di documenti estesa all’intero Novecento.
Questo prototipo, Immagini e parole. La politica per strada, accolto nel sito di “Bologna 2000” comprendeva le immagini e la descrizione di 500 manifesti.
Successivamente è stato implementato, con un contributo del Mibact che ha permesso di realizzare più compiutamente una banca dati aperta e potenzialmente implementabile all’infinito e di costruire un sito web dedicato che accogliesse progetto e catalogo, da allora Manifestipolitici.it.
Manifestipolitici.it oggi
Oggi offre alla consultazione libera e gratuita oltre 15mila esemplari, ognuno ‘studiabile’ tramite dati descrittivi analitici e standardizzati proposti accanto all’immagine; ciascuno fruibile attraverso ricerche diversificate che coniugano le tradizionali modalità specialistiche di ricerca bibliografica (autore, committente, illustratore, argomento, evento, anno) con la facilità d’uso tipica degli attuali motori di ricerca, un elemento che distingue la banca dati e la rende versatile ed utilizzabile da pubblici differenti. Si è scelto infatti di coniugare un apparato di dati e chiavi di accesso derivato dalla tradizione catalografica bibliotecaria con un’agevole consultazione delle immagini. L’interfaccia è amichevole e intuitiva nell’utilizzo e interattiva nella possibilità di condividere contenuti sui social network.
La messa in rete di un così ampio numero di documenti iconografici permette la comparazione immediata dei linguaggi, degli slogan e della grafica prodotti in periodi diversi, un raffronto sulle differenti modalità attraverso le quali è stato storicamente veicolato il discorso politico e quindi lo studio del linguaggio di cui si nutre la politica contemporanea.
Attualmente Manifestipolitici.it costituisce una vasta esemplificazione della produzione nazionale e internazionale di comunicazione politica e sociale su carta: i manifesti storici della propaganda politica, quelli elettorali e degli appuntamenti referendari, dei movimenti delle donne, le autoproduzioni dei movimenti giovanili e studenteschi, la comunicazione degli enti locali, le testimonianze di molti paesi europei e dell’America Latina, la libertà creativa dei movimenti di inizio millennio.
Sono prodotti in massima parte da partiti, movimenti, associazioni, sindacati (in prevalenza dal secondo dopoguerra ad oggi) e tanti sono quelli creati da artisti e designer di rilievo.
Tra questi: Albe Steiner, Nani Tedeschi, Ennio Calabria, Bruno Magno, Massimo Dolcini, Michele Spera, Pablo Echaurren, Ettore Vitale, Fabio Bolognini, Tadahiko Ogawa, Dario Fo, Alfredo Chiappori, Daniele Turchi, Jean-Michel Folon, Emanuele Luzzati, Andrea Pazienza, Giulio Cesare Italiani, Rainer Hachfeld, Luigi Boccasile, Marco Giancarlo Moscara, Caroli, Guido Crepax, Gal, Andrea Rauch, Panebarco, Claudio Pesci e agenzie come Avenida e Roteline.
Le raccolte presenti in Manifestipolitici.it
Nello svolgersi dell’esperienza si sono aperti e approfonditi contatti e relazioni con chi conserva manifesti e dintorni a carattere politico: attualmente i poster originali catalogati e presenti in riproduzione nella banca dati appartengono a diverse raccolte, pubbliche e private, oltre naturalmente a quella della Fondazione, perché è stata privilegiata sin dall’inizio la collaborazione con altri enti o istituti di conservazione: si persegue costantemente il coinvolgimento di nuove istituzioni e collezionisti, per ‘fare rete’ e costruire una fonte di risorse documentarie ricca, variegata, valida.
Attraverso un unico luogo virtuale sono visibili collezioni di manifesti politici e sociali appartenenti a più realtà, un unico ‘serbatoio’ di oggetti, nella vita reale effimeri, inerenti storia, politica, cultura, linguaggio, comunicazione, grafica, iconografia.
I soggetti che nel tempo hanno accolto la proposta della Fondazione di mettere a disposizione attraverso Manifestipolitici.it la propria raccolta di manifesti o parte di essa, oppure hanno chiesto direttamente di partecipare, sono istituti di conservazione, privati collezionisti, enti pubblici e privati.
Collaborazione e cooperazione
La collaborazione e la cooperazione con altri enti che conservano materiale simile di propaganda politica e comunicazione sociale sono il punto di forza di questa risorsa: in tal modo Manifestipolitici.it si accresce in modo continuo di un patrimonio quasi sempre inaccessibile, riuscendo a fornire un panorama diversificato della produzione di propaganda politica diffusa nel Novecento fino ai giorni nostri, una più articolata e ricca ‘antologia’ della comunicazione politica contemporanea.
Consolidare le relazioni già attive e avviarne di nuove resta dunque un obiettivo primario della Fondazione, al fine di potenziare l’archivio online, arricchirlo di ‘pezzi’ italiani e stranieri, riflettere più realtà: ciò può contribuire a preservare l’unicità e l’integrità della banca dati, data dalla qualità dei contenuti disponibili, dall’unicità dell’offerta conoscitiva, dalle professionalità formatesi per svilupparla e gestirla; perché continui ad essere una fonte efficace per la ricerca storica, per lo studio dei linguaggi della comunicazione politica e della comunicazione a scopo sociale, per lo studio della grafica contemporanea oltre che un ‘attrezzo’ funzionale alla didattica e congeniale a svariate attività di formazione.
Il lavoro di valorizzazione del patrimonio iconografico-testuale e della banca dati è avvenuto e proseguirà nel futuro anche attraverso la promozione della ricerca, soprattutto in collaborazione con università italiane e straniere e attraverso l’organizzazione di momenti di discussione e riflessione specifici.
Elenco di film e serie in cui è presente materiale di Manifestipolitici.it (2014-2023)
FILM
- Pasolini (Abel Ferrara, 2014)
- La strada dritta (Carmine Elia, 2014)
- La classe degli asini (Andrea Porporati, 2016)
- Delitto di mafia – Mario Francese (Michele Alhaique, 2018)
- Prima che la notte (Daniele Vicari, 2018)
- Notti magiche (Paolo Virzì, 2018)
- Il traditore (Marco Bellocchio, 2019)
- Berlino Est Ovest (Enza Negroni, 2019)
- Gli anni più belli (Gabriele Muccino, 2020)
- Io sto bene (Donato Rotunno, 2020)
- Rita Levi-Montalcini (Alberto Negrin, 2020)
- L’incredibile storia dell’Isola delle Rose (Sidney Sibilia, 2020)
- Il colibrì (Francesca Archibugi, 2022)
- Mixed by Erry (Sidney Sibilia, 2023)
- Stranizza d’amuri (Beppe Fiorello, 2023)
- Il sol dell’avvenire (Nanni Moretti, 2023)
- C’è ancora domani (Paola Cortellesi, 2023)
SERIE
- Maltese – Il romanzo del commissario (Leonardo Fasoli – Rai, 2017)
- La porta rossa (Carmine Elia – Rai), stagione 2 (2019)
- La sposa (Giacomo Campiotti – Rai, 2022)
- L’amica geniale (Saverio Costanzo – Rai/HBO), stagione 3 (2022)
- Esterno notte (Marco Bellocchio – Rai, 2022)
- Supersex (Marco Rovere, 2023)
- La storia (Francesca Archibugi, 2024)