La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in occasione della Festa della Liberazione, 25 aprile 2024, presenta un intervento del prof. Luca Baldissara, professore di Storia contemporanea presso l’Università di Bologna, dal titolo 25 aprile. Un nuovo inizio
Il video dell’intervento è disponibile qui su questa pagina e sul canale YouTube della Fondazione
Oggi siamo ormai a 80 anni di distanza dal 25 aprile 1945, dopo decenni di polemiche, di manipolazioni, di distorsioni e di falsificazioni è giunto il momento di riflettere sul significato storico di quella data e di restituire ad essa un senso politico e civile che ha portato a celebrarla fin dall’inizio del dopoguerra. Bisogna quindi chiedersi se ancora quella data del passato ci può interrogare sul presente.
Il 25 aprile ha sempre avuto un forte significato, ovvero quello di fare i conti con la storia italiana, con il fascismo e con alcune caratteristiche di fondo della formazione delle classi dirigenti. Possiamo pensare che il 25 aprile possa sganciarsi completamente da questa storia? Può il nostro paese fare i conti oggi con la storia del fascismo e delle responsabilità del fascismo nello scoppio della Seconda Guerra mondiale nelle forme più tragiche e sanguinose?
Il 25 di aprile fu in qualche modo una festa che assunse il significato anche in relazione a ciò che era successo prima, ai lutti e alle tragedie. Una festa che celebrava la fine della guerra, la festa di un nuovo inizio, dell’inizio della democrazia italiana.
Testo a partire da 25 aprile. La storia politica e civile di un giorno lungo ottant’anni. È ancora una data fondamentale per l’Italia di oggi? di Luca Baldissara (Bologna, Il Mulino, 2024).
Immagini tratte dalla banca dati Manifestipolitici.it e dall’Archivio della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.