La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna a cento anni dall’assassinio di Giacomo Matteotti, avvenuto il 10 giugno 1924, presenta un intervento di Mirko Grasso, autore del volume L’oppositore. Matteotti contro il fascismo (Carocci, 2024) dal titolo Matteotti a Bologna.
Il video dell’intervento è disponibile qui su questa pagina e sul canale YouTube della Fondazione
Il delitto è celebre, ormai è stato indagato ogni istante a partire da quel 10 giugno, però resta ancora in ombra l’importante produzione storiografica di Matteotti sul regime fascista e la sua complessa figura di intellettuale. Bisogna quindi porsi alcune domande che trovano risposta anche soffermandosi sulla città di Bologna e sull’Università. Giacomo Matteotti diventa l’oppositore del regime perché sa indagare alcuni campi e alcune politiche fasciste, possiede gli strumenti della statistica, dell’economia e ha una profonda formazione giuridica. Questa formazione la costruisce a Bologna, laureandosi il 7 novembre 1907 in Giurisprudenza su una tematica molto particolare: la recidiva.
Sempre in occasione di questo anniversario, in collaborazione con il Comune di Bologna, è stato effettuato un intervento di public art dedicato a Giacomo Matteotti per poterne celebrare la figura e ricordare il processo di costruzione della democrazia avvenuto nel nostro paese.
La location scelta è una facciata esterna del Liceo Copernico, luogo di rilievo culturale, molto conosciuto a Bologna, frequentato da un grande numero di studentesse e studenti, dando in tal modo un messaggio alle nuove generazioni.
Per la realizzazione dell’intervento artistico ci si è rivolti allo street artist Chekos’art, un vero pioniere dell’arte urbana. Cresciuto nell’underground dei graffiti a Milano, ha plasmato il suo stile personale che ora si estende per le strade d’Italia, Europa e oltre. I suoi murales sono come riflessi di una storia viva, dipingendo volti che raccontano storie di contrasti sociali e richiami alla memoria storica. Da Xiemen in Cina a Tirana in Albania, le sue opere trasformano le città in gallerie all’aperto, comunicando con le nuove generazioni attraverso iconici riferimenti pop e omaggi ai maestri del passato. Fondatore di 167B STREET insieme ad Ania Kitlas, ha trasformato la periferia in un centro espositivo che si evolve costantemente. Da questo punto di partenza, esplora una centralità che sfugge alle dimensioni convenzionali, cercando fra le sfumature dello spazio urbano una storia da raccontare. Sempre a Bologna, nel 2017 ha realizzato sulla facciata dell’Istituto Aldini Valeriani in Via di Corticella il volto di Antonio Gramsci, in occasione dell’80° anniversario della sua morte.
La frase che è stata inserita vicino al volto di Giacomo Matteotti è tratta da un suo scritto del 1908 sul periodico «La Lotta» ed è la seguente: «L’amore alla collettività deve diffondersi tra noi»
Il Murale è stato inaugurato il 4 giugno 2024 insieme agli studenti del Copernico, il sindaco Matteo Lepore, l’assessore alla Scuola Daniele Ara e la delegata alla Cultura Elena Di Gioia, con la presidente del Quartiere Adriana Locascio, la dirigente del Copernico Fernanda Vaccari e Virginia Todeschini della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.