Oggi, 25 aprile 2020, quale significato attribuire dunque ad una data innestata così faticosamente nella storia e nella memoria collettiva? Come conciliare passato e presente, le necessità e le persistenze del ricordo con le pressioni e le urgenze dell’attualità?
Pubblichiamo uno scritto di Luca Baldissara, concepito appositamente per il 75° annivversario della Liberazione, che ha deciso di condividere attraverso la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna. Clicca qui
“Così fu che strinsi amicizia con un giovane fiorentino, appena di vent’anni […]. Ci divideva la differenza dell’età, della condizione familiare, degli studi: ma al di fuori d’ogni circostanza il punto d’arrivo era stato per entrambi lo stesso: la mia irrequietezza per la distruzione di un mondo che avevo già creduto definitivamente stabilito in me stesso e il suo generoso impulso giovanile verso l’avventura della guerra s’incontravano in un unico piano: quello della convinzione di dover ricostruire non soltanto noi stessi, ma la stessa società in cui vivevamo, combattendo, di non restare come spettatori sulla sponda, ma di gettarsi nella corrente. Due caratteri e due situazioni diverse: io, decidendo ciò, mi scoprivo giovane ossia deciso ad agire, egli invece affrontava attraverso la stessa prova una nuova maturità di uomo”.
(Roberto Battaglia, Un uomo, un partigiano, 1945)
In occasione del 25 aprile proponiamo una selezione, in progressivo aggiornamento, di materiali sulla Resistenza. Si tratta di una raccolta eterogenea, costituita da testimonianze – esposte in forma plurima, all’interno delle quali la Resistenza ha pensato se stessa (durante la lotta, o a grande distanza) -, da rappresentazioni e trasfigurazioni artistiche e da studi che analizzano, da prospettive e con finalità differenti, la complessità di un’esperienza che trova nella propria “difficoltà”, per utilizzare una puntuale annotazione di Santo Peli, il suo senso – morale, etico e politico – più profondo.
- Il capitolo I “resistenti” prima della Resistenza tratto da 1943. Guerra e società (a cura di Luca Alessandrini e Matteo Pasetti. Viella, 2015) in cui si discute di chi erano i partigiani prima di essere partigiani, sui percorsi che conducono alla “scelta”;
- L’articolo Liberate la liberazione sul 25 aprile 2009 pubblicato sulla Rivista “il Mulino” n. 3 del 2009;
- Un saggio Politiche della memoria e spazio del ricordo in Europa pubblicato sulla Rivista “il Mulino” n.1 del 2016;
- Il saggio Ripensando la storia della Resistenza pubblicato sulla rivista “Italia Contemporanea” n. 277 del 2015 sulle prospettive della storiografia della resistenza.
- L’intervento al convegno “Quando (e come) finisce la guerra? Considerazioni su resistenze, guerre civili e collaborazionismi in Italia e dintorni”
Arci Bologna e Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, in occasione della Festa della Liberazione del 25 aprile, invitano a partecipare a due appuntamenti dal titolo: La Resistenza. Donne e uomini che scelgono trasmessi in diretta Facebook. Due dialoghi nei quali si affronterà il tema della scelta per la Resistenza, nelle sue declinazioni storiche, filosofiche, morali e politiche. La scelta come luogo fondante e costante di un impegno; di un modo nuovo di vivere il proprio essere donne e uomini. Prima, durante e dopo la lotta di liberazione.
Martedì 21 aprile 2020, ore 17.00: Matteo Cavalleri (Fondazione Gramsci Emilia-Romagna) e Toni Rovatti (Università di Bologna)
Venerdì 24 aprile 2020, ore 17.00: Valeria Babini (Università di Bologna) e Enrico Pontieri (Fondazione Gramsci Emilia-Romagna)
Di seguito alcuni estratti degli ospiti:
- Matteo Cavalleri, La Resistenza al nazi-fascismo. Un’antropologia etica (Mimesis, 2015)
- Toni Rovatti, Pavone: la Resistenza “sofferta” da Lo Straniero n. 181 del 2015
- Valeria Babini, Parole armate. Le grandi scrittrici del Novecento italiano tra Resistenza ed emancipazione (La Tartaruga, Milano 2018)
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Enrico Pontieri e Alfredo Mignini Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri (Pendragon, 2019)
E alcuni estratti citati nell’incontro del 21 aprile:
- Roberto Battaglia “Giustizia partigiana”, da Un uomo, un partigiano (Il Mulino, 2004)
- Claudio Pavone “La liberazione”, da La mia Resistenza. Memorie di una giovinezza (Donzelli, 2015)
- Antonio Giolitti “Educare alla pace, 25.02.1945”, da Di guerra e di pace. Diario partigiano (1944-45) (Donzelli, 2015)
- Giaime Pintor “Lettera al fratello, 28.11.1943” da L’ora del riscatto (Castelvecchi, 2013)
- Toni Rovatti La necessità di una rivoluzione morale, da Italia Contemporanea n. 281 del 2016
- Andrea Damiano Rosso e Grigio (Il Mulino, 2000)
- Rossana Rossanda La ragazza del secolo scorso (Einaudi, 2005)
- Roberto Battaglia Un uomo, un partigiano (Il Mulino, 2004)