Bilancio sociale 2021 2022

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3 BILANCIO SOCIALE 2021-2022 Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Onlus Via Mentana, 2 - 40126 Bologna CF 912725701374 051 231377 - 223102 www.iger.org segreteria@iger.org

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5 Lettera del Presidente 4 Riferimenti metodologici e guida di lettura 5 1. ISTITUZIONE Storia 8 Missione 9 Struttura 10 Attività e servizi 11 1. Biblioteca 11 2. Archivio 12 3. Manifestipolitici.it 13 4. Lezioni, convegni, seminari 14 5. Ricerca e pubblicazioni 15 6. Formazione 17 7. Reti, convenzioni, collaborazioni 18 2. GESTIONE Patrimonio 20 Bilancio 21 1. Entrate 21 2. Uscite 22 Personale, collaborazioni, fornitori 23 Partecipazione a bandi anni 2021-2022 24 3. RELAZIONE SOCIALE Biblioteca e Archivio 28 Lezioni, convegni, seminari 33 Ricerca e pubblicazioni 39 Formazione 40 Approfondimento sulla formazione per gli insegnanti 44 Comunicazione 46 Un nuovo spazio per la cultura: rigenerazione di un immobile dismesso 47 Il lavoro culturale 48 4. SINTESI DEI RISULTATI E DEGLI IMPEGNI Introduzione 50 Tabella dei risultati e degli impegni 51 Indice

6 Lettera del Presidente Questi due anni di attività della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna hanno segnato il passaggio dalle modalità emergenziali del periodo di pandemia, che ha condizionato ancora fortemente l’attività del 2021, a una progressiva ripresa delle attività in presenza nel 2022. La biblioteca si è ripopolata di studenti e studiosi dopo due anni nei quali non era certo cessato il servizio, ma era venuta meno la dimensione di socializzazione quotidiana offerta dagli spazi della Fondazione. Alla ripresa delle attività in presenza ha corrisposto anche un consolidamento e un’espansione della visibilità delle Fondazione sul web e sui canali social, a testimonianza di una rete di connessioni che ha ampliato il suo perimetro geografico ben oltre la dimensione regionale. L’opera della Fondazione si è dipanata lungo molteplici piani, ha coinvolto pubblici diversi, è stata presente in vari spazi della città. Voglio ricordare le iniziative pubbliche di approfondimento critico su alcune questioni cruciali del nostro tempo, rese drammatiche dalla rapida escalation di guerra che sta attraversando il nostro presente, il lavoro con gli studenti delle scuole e delle università, la formazione degli insegnanti. Abbiamo dato supporto agli studiosi che utilizzano i nostri archivi che ci auguriamo di poter rendere sempre più fruibili al pubblico grazie alla loro progressiva digitalizzazione. Le numerose collaborazioni con altre istituzioni culturali hanno permesso di rafforzare i legami che costituiscono il tessuto culturale della città, ma anche di costruire rapporti sul piano nazionale ed europeo con istituzioni che condividono la fiducia nel valore democratico della conoscenza, critica e indipendente. È su queste basi che abbiamo cercato di rilanciare anche l’attività di produzione scientifica del Gramsci. L’impegno di molte persone che partecipano agli organi costitutivi della Fondazione, i fondatori, il consiglio di amministrazione, il comitato scientifico, rende possibile l’intreccio e il dibattito tra competenze e sensibilità plurali che realizzano una ricca e vivace dialettica interna; l’attività dell’associazione dei sostenitori testimonia di un importante sostegno nella società civile della città. Rivolgo un particolare ringraziamento a tutti coloro che lavorano al Gramsci, per l’intelligenza e la professionalità che mettono al servizio degli obiettivi perseguiti dalla Fondazione. È grazie al loro impegno prezioso che possiamo guardare con fiducia ai prossimi passi della Fondazione. Voglio infine ringraziare Mario Viviani che ci ha guidato nella redazione di questo bilancio sociale che rappresenta un rilevante strumento di riflessione sul nostro operato. Paolo Capuzzo

7 Nota metodologica 2021-2022 Questo bilancio sociale copre due esercizi e in questo modo sintetizza e chiude un periodo - quello del Covid - drammatico per le persone e impegnativo per le organizzazioni, che hanno dovuto mettere alla prova le loro capacità di resistenza e di rinnovamento. Le poche riflessioni che seguono toccano dunque due specifici aspetti, entrambi riferiti al costrutto organizzativo e operativo della Fondazione: le modalità di rendicontazione (con le particolarità che meritano d’essere sottolineate) e un accenno alle modifiche e agli sviluppi indotti proprio dalla pandemia sulle organizzazioni, e segnatamente sulla Fondazione. Sotto il profilo metodologico non ci sono particolari novità da segnalare: i riferimenti principali sono quelli classici della rendicontazione sociale e di sostenibilità (in sostanza le indicazioni dei principali standard, come il GBS e il GRI), ma si è tenuto conto delle novità in materia, quali le Linee guida per la redazione del bilancio sociale (Adozione delle Linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo settore, D.M. 04.07.2019). Per quanto la Fondazione non rientri nel novero degli ETS previsti dalla legge, si è ritenuto utile considerare gli spunti e gli indirizzi dottrinari presenti nel decreto. Si è inoltre tenuto conto del dibattito in corso sugli enti culturali e sulle loro prospettive, con le connesse ipotesi di comunicazione e rapporti con gli interlocutori. Per il lettore può essere però più interessante la messa in rilievo di alcuni aspetti specifici di questo bilancio che, in breve, possono essere indicati come un impegno di chiarezza sui caratteri economici e organizzativi dell’Ente. Così è per gli aspetti più direttamente economico-finanziari e per quelli riguardanti le performance delle attività caratteristiche (biblioteca, archivio, digitalizzazione, ecc.). Uno degli impegni che si tenta di perseguire con questo documento è infatti il “dare conto” del modo in cui le risorse sono state reperite e impiegate, cioè dell’efficienza che si è stati in grado di fornire al raggiungimento degli obiettivi istituzionali. Per questo ci si potrà rifare in particolare alla terza e quarta parte. Una breve considerazione invece sul senso (si potrebbe dire “storico”) di questo rendiconto che copre il biennio in cui si è dovuto fare i conti con la pandemia. Come si vede dalle pagine che seguono, in questo periodo le attività non si sono ridotte, ma si sono invece consolidate e in qualche caso perfino aumentate (si rimanda alla parte quarta). Potrebbe sembrare un dato in controtendenza, considerando che le attività culturali, al pari di quelle economiche, sono per loro natura sociali e relazionali e che proprio questi due aspetti sono stati più direttamente colpiti dalla pandemia. Il fatto è che socialità e relazioni possono tuttavia continuare a esistere se, al pari, esistono innovazione e consolidamento, se cioè i modi in cui le attività della Fondazione si realizzano si basano sulla consistenza e forza dei rapporti con i propri pubblici e sullo sforzo di innovare metodi, sistemi e dotazioni tecniche. Saranno per altro questi gli argomenti principali dei quali si darà conto nelle prossime edizioni, che sicuramente comporteranno ulteriori modifiche formali e di sostanza, rivolte comunque a dare conto delle relazioni tra attività compiute e finalità e missione dell’Ente. Mario Viviani

1. ISTITUZIONE

10 Storia Anni ‘60 La Fondazione Gramsci Emilia‐Romagna nasce a Bologna come associazione culturale, aprendo al pubblico la consultazione di raccolte librarie e documentarie sulla storia del Partito comunista italiano e della sinistra italiana contemporanea. Il primo Direttore è Luigi Arbizzani e la sede è in Via Barberia, 4/2. Anni ‘70 Si costituisce come Associazione Istituto Gramsci Emilia-Romagna, affiancando il servizio di biblioteca con attività di ricerca e convegni di studio. Si avvia in quegli anni, con la direzione di Walter Tega prima e di Pier Paolo D’Attorre poi, un processo di autonomia culturale e organizzativa dal Pci di Bologna e della regione, grazie all’impegno di un gruppo di intellettuali che cercano di ristabilire il rapporto tra la sinistra storica e il mondo della cultura, dopo le tensioni e le rotture del ‘77. Anni ‘80 Il servizio di biblioteca entra a far parte del sistema bibliotecario regionale. Walter Tega è il nuovo Direttore e la sede si sposta in Via San Vitale, 13. Anni ‘90 L’Associazione acquisisce la personalità giuridica con riconoscimento regionale e aderisce all’AICI (Associazione delle istituzioni di cultura italiane). A Walter Tega succedono prima Pier Paolo D’Attorre e poi Gian Mario Anselmi. La sede torna in Via Barberia, 4/2. Anni ‘00 Diviene Fondazione con decreto della Regione Emilia‐Romagna, ulteriore passo in avanti nel percorso di costruzione di una identità culturale che pur esprimendosi nell’ambito ideale della sinistra italiana, assume ruolo e funzioni autonomi da organizzazioni politiche o partitiche. La Fondazione è accolta nella Tabella del Ministero dei Beni culturali come istituto culturale privato di rilevanza nazionale. Gian Mario Anselmi è il primo Presidente della Fondazione e la sede si sposta in Via Galliera, 26. Anni ‘10 e ‘20 Carlo Galli diventa Presidente e la Fondazione si trasferisce in Via Mentana 2. Nel 2012 La Fondazione ospita la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel 2015 pubblica il primo numero del Bilancio sociale. Il 2017 è l’Anno gramsciano. La Fondazione organizza un calendario di iniziative interamente dedicato all’80° anniversario della scomparsa di Antonio Gramsci (1891-1937). Nel 2019 La Fondazione vince un progetto europeo in qualità di capofila. Dal 2022 il Presidente della Fondazione è Paolo Capuzzo. Via Barberia, 4/2 Via San Vitale, 13 Via Galliera, 26 Via Mentana, 2

11 • Conservare, potenziare, valorizzare e mettere a disposizione del pubblico il patrimonio della Biblioteca e dell’Archivio per la conoscenza della storia e del pensiero filosofico • Diffondere la cultura storica attraverso la ricerca, la formazione, la divulgazione culturale, la formazione del pensiero critico e la cittadinanza attiva • Tutelare la memoria storica Interni della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna • Promuovere e innovare le professioni della cultura concorrendo a formare e definire le funzioni del lavoratore in ambito culturale • Accogliere lasciti e donazioni per evitare la dispersione dei documenti • Costruire reti, condividere obiettivi e interessi comuni con i partner • Fare formazione attraverso la collaborazione con Scuola e Università • Sviluppare il digitale per la conservazione dei documenti e per favorirne la consultazione e lo studio • Praticare trasparenza e perseguire qualità nell’uso delle risorse pubbliche, efficienza della governance e del servizio, innovazione tecnologica, correttezza dei contratti, qualificazione professionale dei collaboratori Missione

12 Struttura Fondatori: Luciano Sita (Presidente in successione a Renato Zangheri), Gian Mario Anselmi, Gianpiero Calzolari, Matilde Callari Galli, Maurizio Chiarini, Mario Cifiello, Giancarla Codrignani, Walter Dondi, Carlo Galli, Rita Ghedini, Andrea Graziosi, Adriana Lodi, Giovanna Pesci, Walter Vitali, Francesco Malaguti, Pier Luigi Morara Consiglio d’amministrazione: Paolo Capuzzo, Micaela Casalboni, Gian Luca Farinelli, Gustavo Gozzi, Franca Guglielmetti, Claudio Longhi, Virginio Merola, Siriana Suprani, Annamaria Tagliavini Presidente e Legale rappresentante: Paolo Capuzzo Vicepresidente: Rossella Vigneri Direttore: Siriana Suprani Collegio dei revisori contabili: Stefano Casoni, Stefania Marchesi, Matteo Rizzi Comitato scientifico: Raffaella Baritono, Giuliana Benvenuti, Francesca Biancani, Cristina Demaria, Davide Domenici, Daniele Donati, Antonio Fiori, Giacomo Manzoli, Sandro Mezzadra, Claudio Minca, Marica Tolomelli, Rita Monticelli, Karin Pallaver, Gaia Perini, Roberta Sassatelli, Massimiliano Trentin, Roberto Vecchi Direttivo dell’Assemblea dei sostenitori: Annamaria Tagliavini (Presidente), Giulia Casarini, Alessandro Cillario, Daniele Donati, Walter Dondi, Maurizio Gaigher, Antonella Pasquariello Il 28 aprile 2022 il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Onlus ha eletto il nuovo Presidente: Paolo Capuzzo, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Bologna. Il nuovo Presidente succede a Carlo Galli, che ha ricoperto la carica dal 2009, professore di Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bologna. Il Presidente, i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Scientifico prestano la loro opera senza oneri per la Fondazione. La gestione operativa della Fondazione viene realizzata attraverso il lavoro delle persone che fanno parte dello staff sotto la responsabilità del Direttore Siriana Suprani. Lo staff è composto da: Matilde Altichieri, Simona Granelli, Enrico Pontieri, Virginia Todeschini. Dal 2023 ne fanno parte anche Stefania Capone e Teresa Colliva. La Fondazione si avvale per tutte le attività del contributo di uno o più collaboratori con forme e modalità di volta in volta concordate.

13 1. Biblioteca Attività e servizi 100 mila volumi 1.864 testate periodiche 45 ore di apertura settimanali I sistemi informativi dove è presente la Fondazione: • SBN, Servizio Bibliotecario Nazionale tramite Polo UBO • ACNP, Catalogo Italiano dei Periodici • SIUSA, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche) • ARCHIVI ER, sistema informativo degli Archivi storici in Emilia-Romagna • Città degli Archivi, risorsa dove risiedono gli inventari dei fondi archivistici della Bologna contemporanea • Censimento delle raccolte fotografiche in Italia, progetto coordinato da Ministero della Cultura (MiC), Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), Camera Centro italiano per la fotografia - Promosso dall’IBC, oggi Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna. • Portale Fonti per la storia del Pci • Portale per la storia della Repubblica Italiana (CNR) • Portale 14-18 Documenti e immagini della Grande Guerra La Biblioteca svolge un servizio pubblico garantendo a tutti i cittadini l’accesso al proprio patrimonio documentario gratuitamente e secondo principi di uguaglianza, imparzialità e continuità nell’erogazione delle prestazioni. La Biblioteca è specializzata in: • Storia d’Italia e d’Europa • Storia del pensiero della sinistra italiana ed europea e dei movimenti sociali • Pensiero filosofico e politico dei secoli XIX e XXI • Storia dell’editoria e della stampa italiane tra Ottocento e Novecento • Storia della comunicazione politica La Biblioteca afferisce al catalogo bibliotecario territoriale, il Polo UBO del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Dal 1985 è in convenzione con la Regione Emilia-Romagna. La collezione libraria comprende più di 100 mila libri. Tra le raccolte si segnalano: le pubblicazioni di e su Antonio Gramsci; la vasta raccolta di opuscoli sulla nascita del Movimento democratico e socialista italiano e sull’associazionismo politico e sindacale della sinistra italiana; la raccolta di testi su politica, storia ed editoria che proviene dalla Libreria Palmaverde di Roberto Roversi. Un’altra raccolta è la collana del Canguro dell’Universale economica. Il catalogo dei periodici comprende 1864 testate, tra riviste italiane e straniere e quotidiani di interesse storico e filosofico-politico, di cui circa 90 attuali. Un’altra collezione è costituita dai periodici socialisti della collezione del Fondo Luigi Arbizzani. Nella sala di lettura è possibile leggere e consultare liberamente una selezione degli ultimi numeri delle principali riviste. La raccolta è aggiornata ogni anno con l’acquisizione delle novità editoriali a carattere storico e filosoficopolitico, di testi riguardanti gli specifici ambiti di studio della Biblioteca e periodicamente arricchita da donazioni di biblioteche personali. La catalogazione avviene secondo le norme nazionali e gli standard internazionali di descrizione bibliografica. Per la specificità della documentazione conservata, la Biblioteca è prevalentemente frequentata da studenti, studiosi e ricercatori universitari. La Biblioteca fa parte di Specialmente in Biblioteca, una rete di biblioteche specializzate di Bologna che ogni anno propone un calendario di attività ed incontri nelle varie biblioteche aderenti. La Biblioteca partecipa a Chiedilo al Bibliotecario, servizio di consulenza digitale online, che vede collaborare 8 biblioteche di Bologna. È ininterrotto l’impegno per accogliere donazioni librarie e si dà forte e continua attenzione alla promozione di nuove donazioni da parte di personalità o studiosi legati alla vita culturale e politica.

14 2. Archivio La Fondazione è un ente privato che tutela e salvaguarda un patrimonio archivistico indispensabile per la storia del Novecento. I fondi archivistici conservati, tutelati dalla Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna e dichiarati di rilevanza storica nazionale, sono quelli prodotti da partiti politici, movimenti, associazioni e da personalità protagoniste della storia della sinistra italiana del Novecento in Italia e in Emilia-Romagna. 15 archivi di partiti e associazioni Partito comunista italiano, Federazione provinciale di Bologna (1943-1991); Autobiografie dei militanti del Pci di Bologna e provincia (1945-1958); Archivio fotografico del Partito comunista italiano, Federazione provinciale di Bologna (1946-1990); Istituto di formazione politica “A. Marabini” (1949-1968); Partito comunista italiano, Comitato regionale Emilia-Romagna (1945-1991); Partito comunista italiano, Triumvirato insurrezionale Emilia-Romagna (1943-1948); Comitato di liberazione nazionale Emilia-Romagna (Clner) (1945-1946); Comando unico militare Emilia-Romagna (Cumer) (1944-1946); Associazione per la Pace di Bologna (1981-1999); Commissione interna della S.A.S.I.B., Società anonima Scipione Innocenti Bologna (1945-1968); Scuola per sindacalisti e cooperatori “Caduti di Modena” di Gallo Bolognese (1950-1955); Archivio della Cooperativa Mandamentale di Budrio (1884-1959); Archivio dell’Associazione Sotto la Mole; Archivio del Circolo culturale ricreativo “G. Leopardi”; Archivio storico della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna. 39 archivi di persona Luigi Arbizzani, Orlando Argentesi, Baldino Baldini, Giovanni Benedetto, Paolo Betti e Lea Giaccaglia, Paolo Bollini e Iván Fónagy, Mario Bortolotti e Claudia Novello, Leonida Casali, Tullio Contiero, Aldo d’Alfonso, Vittorina Dal Monte, Giuseppe Dozza, Guido Fanti, Giorgio Ghezzi, Andrea Ginzburg, Gianfranco Giovannini, Fiorenzo Guidoreni, Umberto Macchia, Valdo Magnani, Guerrino Malisardi e Lina Anghel, Sergio Martelli, Maurizio Masotti, Marta Murotti, Giancarlo Negretti, Giorgio Ognibene, Luigi Orlandi, Carlo Pagliarini, Leone Pancaldi, Adele Pesce, Armando Pilati, Daniele Pugliese, Vladimiro Ramponi e Lea Zobboli, “Ciro” Sergio Soglia, Lorenzo Trombetti, Gaetano Verdelli, Protogene Veronesi, Gianni Zaccherini, Bruna Zacchini, Renato Zangheri. Raccolta documentaria dei movimenti studenteschi del 1968 e del 1977 Si compone di oltre 2.000 documenti prodotti dal 1966 al 1984 da varie organizzazioni studentesche, sindacali, politiche e operaie, in prevalenza operanti in EmiliaRomagna, soprattutto Bologna e Ravenna. È composta da ciclostili di resoconto di riunioni e assemblee, documenti politici, dispense di informazione e di orientamento sul diritto allo studio, la politica internazionale e tematiche sociali come il problema casa, la disoccupazione, la riforma sanitaria. Sono anche presenti fascicoli di periodici locali e nazionali, anche autoprodotti e destinati ad una circolazione più limitata nelle scuole e nelle università. Raccolta di videointerviste Raccolta aperta, avviata nel 2014, nata per raccogliere delle storie di vita che possano rappresentare, attraverso delle narrazioni il più libere possibile, testimonianze da conservare e mettere a disposizione degli studiosi. Attualmente la raccolta comprende: 20 interviste di profondità a protagonisti della vita del Pci in Emilia-Romagna; 10 interviste ad amministratori dell’Emilia-Romagna sull’accoglienza offerta ai profughi cileni in Regione dopo il golpe del 1973; 5 interviste a protagonisti della vita culturale italiana focalizzate sulle vicende della Primavera di Praga; 5 interviste sul processo di regionalizzazione in Emilia-Romagna (1970-1976); 14 interviste sulla memoria della caduta del Muro di Berlino in Italia e Germania, raccolte nell’ambito del progetto europeo Breaching the walls. We do need education! Raccolta di materiali iconografici È composta da oltre 12.000 manifesti, 4.000 volantini, 1.500 cartoline e 45.000 fotografie. Raccolta di materiale audiovisivo È composta da 360 pezzi (film e documentari, pellicole in 8, Super8, 16 e 35 mm). 61 fondi d’archivio di cui 46 consultabili

15 3. Manifestipolitici.it Manifestipolitici.it è un progetto promosso dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna. Avviato nel 2000, offre una risorsa in rete che all’oggi rende consultabili circa 16mila documenti iconografici, datati dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri: in gran parte manifesti ma anche bandi, locandine, cartoline e volantini politici e sociali. Provengono da diverse raccolte pubbliche e private, oltre a quella conservata dalla Fondazione, e offrono una vasta esemplificazione della produzione nazionale e internazionale di comunicazione politica e sociale su carta: i manifesti storici della propaganda elettorale, le autoproduzioni dei movimenti giovanili, la comunicazione degli enti locali, le testimonianze di molti paesi europei e dell’America latina, la libertà creativa dei movimenti di inizio millennio. Sono prodotti da partiti, movimenti e associazioni - in prevalenza dal secondo dopoguerra ad oggi - e come autori sono presenti nomi di rilievo nel campo della grafica contemporanea, tra questi Albe Steiner, Nani Tedeschi, Ennio Calabria ed Ettore Vitale. Sono visibili anche diverse decine di fotografie: servizi fotografici realizzati per Manifestipolitici.it che mostrano i manifesti nel loro habitat naturale, la strada, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 2006 a Roma, Bologna e Milano. Il catalogo di Manifestipolitici.it permette di consultare i manifesti attraverso l’immagine e attraverso la descrizione catalografica di ogni singolo documento. La banca dati è aperta. Tutti coloro, enti o persone, che possiedono manifesti e sono interessati a partecipare al progetto possono contattare la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna. La raccolta della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna si compone di oltre 12mila manifesti e locandine politici, sindacali e di comunicazione sociale prodotti dagli anni ‘50 ad oggi, di alcune migliaia di volantini politici dal 1945 ad oggi e di circa 1.500 cartoline di propaganda politica dagli anni della seconda guerra mondiale ad oggi. Oltre 7mila sono già in banca dati. Proviene in massima parte dagli Archivi della Federazione provinciale del Pci di Bologna e del Comitato regionale del Pci dell’Emilia-Romagna, in minor numero sono prodotti da altri partiti e associazioni della sinistra storica ed extraparlamentare italiana: sindacati, centri culturali, movimenti giovanili. Alla raccolta si aggiungono costantemente nuovi documenti, per donazioni di privati, per scambio e tramite acquisto da librerie antiquarie o da collezionisti. Elenco di film e serie in cui è presente materiale di Manifestipolitici.it (2014-2023) FILM • Pasolini (Abel Ferrara, 2014) • La strada dritta (Carmine Elia, 2014) • La classe degli asini (Andrea Porporati, 2016) • Delitto di mafia - Mario Francese (Michele Alhaique, 2018) • Prima che la notte (Daniele Vicari, 2018) • Notti magiche (Paolo Virzì, 2018) • Il traditore (Marco Bellocchio, 2019) • Berlino Est Ovest (Enza Negroni, 2019) • Gli anni più belli (Gabriele Muccino, 2020) • Io sto bene (Donato Rotunno, 2020) • Rita Levi-Montalcini (Alberto Negrin, 2020) • L’incredibile storia dell’Isola delle Rose (Sidney Sibilia, 2020) • Il colibrì (Francesca Archibugi, 2022) • Mixed by Erry (Sidney Sibilia, 2023) • Stranizza d’amuri (Beppe Fiorello, 2023) SERIE • Maltese - Il romanzo del commissario (Leonardo Fasoli - Rai, 2017) • La porta rossa (Carmine Elia - Rai), stagione 2 (2019) • La sposa (Giacomo Campiotti - Rai, 2022) • L’amica geniale (Saverio Costanzo - Rai/HBO), stagione 3 (2022) • Esterno notte (Marco Bellocchio - Rai, 2022) Notti magiche, (Paolo Virzì, 2018)

16 4. Incontri, eventi, seminari La Fondazione propone da sempre un calendario di eventi aperti al pubblico su temi di studio o di attualità che rispecchiano i contenuti e la missione della Fondazione stessa: la storia del pensiero politico e filosofico, la politica internazionale, l’antropologia, la storia sociale e politica dell’età contemporanea. I temi sono trattati e approfonditi in un’ottica interdisciplinare. Gli argomenti sono valutati e condivisi dal Comitato scientifico, da specifici gruppi di approfondimento, con altri istituti culturali o all’interno di rassegne culturali di rilevanza nazionale e internazionale e in occasione di ricorrenze storiche di particolare importanza. Presentazione dell’Associazione dei sostenitori della Fondazione Gramsci con Marcello Fois, 11 dicembre 2021 La Russia, l’Ucraina, l’Europa. In collaborazione con Fondazione Barberini e Istituto Storico Parri. Con Paolo Capuzzo, Marco Puleri e Antonella Salomoni, 18 marzo 2022

17 5. Ricerca e pubblicazioni Citando l’atto costitutivo della Fondazione, tra i nostri principali obiettivi oltre a l’organizzazione di corsi, convegni, pubblicazioni vi è come elemento fondamentale la promozione di ricerche. La Fondazione nasce quindi quale luogo di scambio tra culture e saperi, un punto di riferimento per l’aggregazione di gruppi di lavoro, un luogo in cui viene promossa la ricerca che coinvolge giovani studiosi e la nascita di gruppi di studio, spesso coordinati da docenti universitari come referenti. Le ricerche che si sono succedute nel tempo hanno spaziato in ambiti come quello storico, sociale, antropologico, delle relazioni internazionali, della storia culturale e dell’attualità; sempre privilegiando la collaborazione con altri enti di ricerca pubblici e privati, soprattutto l’università, e il dialogo tra i luoghi del sapere scientifico e la società civile. La finalità di unire l’utilità scientifica e sociale per la comunità di riferimento e allo stesso tempo gli obiettivi del gruppo di ricerca o del ricercatore ha consentito, tra l’altro, l’apertura di un dialogo con le amministrazioni e le istituzioni del territorio, un confronto attivo e proficuo. Alcune pubblicazioni del passato, frutto di ricerche, o atti di convegni organizzati dalla Fondazione Il Pci davanti alla sua storia: dal massimo consenso all’inizio del declino. Bologna 1976, a cura di Paolo Capuzzo (Roma, Viella, 2019). Frutto del lavoro del gruppo di studio e ricerca composto da giovani ricercatori sulla storia della cultura politica della sinistra italiana in età contemporanea, coordinato da Paolo Capuzzo e dal 2020 affiancato da Luca Baldissara nel coordinamento delle attività. Il gruppo di ricerca ha contribuito alla costituzione di una raccolta di testimonianze orali, che continua ad aumentare nel tempo, sulla storia italiana della seconda metà del Novecento. Giovani in lista d’attesa. Le giovani generazioni e il lavoro a Bologna. Realtà e aspettative, a cura di Matilde Callari Galli (Bologna, Pendragon, 2016). Frutto del lavoro del gruppo di studio e ricerca sulle Nuove povertà che dal 2014 ha focalizzato la sua ricerca sui giovani e sui processi di inserimento delle nuove generazioni nella vita attiva della città di Bologna. Tra il 2014 e il 2016 è stata svolta un’indagine empirica con l’obiettivo di individuare e descrivere le dinamiche lavorative dei giovani che abitano a Bologna: 70.000 persone tra i 18 e i 34 anni. La ricerca, svolta su un campione di mille giovani ha visto l’applicazione di un metodo innovativo e composito, che all’aspetto strettamente quantitativo ha unito un approfondimento di carattere qualitativo, con interviste in profondità, focus group, discussioni, colloqui brevi e focalizzati su temi specifici, espressioni di opinioni personali. La ricerca è stata coordinata da Matilde Callari Galli e condotta da un gruppo di studiosi e ricercatori attivo dal 2009 presso la Fondazione composto da diverse professionalità. Vedere la povertà. Una ricerca sui processi di impoverimento a Bologna, a cura di Matilde Callari Galli (Milano, Unicopli, 2013). Frutto di una ricerca empirica condotta tra il 2010 e il 2011 dal gruppo di ricerca sulle Nuove povertà. Il gruppo ha posto a base del proprio metodo di lavoro e di riflessione la convergenza di discipline appartenenti alle diverse scienze sociali ‐ antropologia, analisi statistica, sociologia, economia, linguistica ‐ ma affiancandole con le testimonianze di chi per lavoro, per vocazione o per propri vissuti è a contatto quotidiano con la povertà. La vita in rosso. Il Centro audiovisivi della Federazione del Pci di Bologna, a cura di Chiara Nicoletti (Roma, Carocci, 2009). Il volume analizza una particolare collezione di film e documentari, il Fondo Gramsci, il quale, in un periodo che va dalla fine degli anni Cinquanta alla fine degli anni Settanta, costituiva il Centro audiovisivi della Federazione del Pci di Bologna. La collezione, composta prevalentemente da documentari di carattere socio-politico e propagandistico, raccoglie audiovisivi realizzati sia a livello locale che nazionale, sia provenienti dall’estero. I saggi presenti mettono in luce i differenti punti di vista attraverso i quali può essere osservata questa collezione di audiovisivi. Una libertà di studio che dimostra come le immagini contenute nel Fondo Gramsci possano costituire un’importante fonte archivistica di ricerca per discipline differenti, un bacino di nuovi spunti di riflessione per affrontare con uno sguardo innovativo e originale la complessa storia dell’epoca.

18 Mappe urbane. Per un’etnografia della città, a cura di Matilde Callari Galli (Rimini, Guaraldi, 2007). Frutto del lavoro di ricerca del laboratorio di ricerca coordinato da Matilde Callari Galli con la finalità di effettuare una ricognizione etnografica dell’esclusione e delle marginalità presenti a Bologna, di definire la funzione che l’estetica esercita sulla percezione dell’abitare urbano, individuare i diversi linguaggi che descrivono i vissuti quotidiani e le memorie di molti luoghi bolognesi e rilevare i paesaggi urbani e le mappe che li rappresentano. È stato attivo il portale Mappe Urbane che contemplava Percorsi Emotivi, un geoblog multiutente aperto in cui i cittadini di Bologna potevano dialogare con la mappa elettronica della loro città. Avevano modo di inserire, su un punto specifico della mappa, un pensiero, una proposta, un ricordo suscitati da quel luogo, concorrendo così a creare una sorta di “digital storytelling” urbano polifonico i cui protagonisti sono i luoghi e il racconto delle emozioni che essi suscitano. Propagande contro. Modelli di comunicazione politica nel XX secolo, a cura di Andrea Baravelli (Roma, Carocci, 2005). Si tratta degli atti del convegno “Persuasione, propaganda e comunicazione politica. Percorsi di ricerca e nuove domande storiografiche” (Bologna, 2002) organizzato dall’allora Istituto Gramsci Emilia-Romagna. In questo volume si analizzano diverse modalità di emissione dei flussi di propaganda (in regimi democratici o totalitari), di ricezione (imposta o liberamente accettata) e i differenti modelli di comunicazione affrontatisi nella storia del XX secolo. Le radici della crisi. L’Italia tra gli anni Sessanta e Settanta, a cura di Luca Baldissara (Roma, Carocci, 2001). Si tratta degli atti del convegno “Le radici della crisi. L’Italia dagli anni Sessanta agli anni Settanta” organizzato nell’ottobre del 1998 in collaborazione con il Dipartimento di Discipline storiche dell’Università di Bologna, la Johns Hopkins University di Bologna, il Centro Studi Piero Gobetti di Torino e l’Istituto meridionale di storia e scienze sociali di Roma; approdo della pluriennale attività di ricerca di un gruppo di ricercatori, promosso e coordinato da Luca Baldissara presso l’Istituto Gramsci Emilia-Romagna. L’obiettivo di fondo del lavoro di ricerca durato qualche anno è riassumibile nel tentativo di acquisire all’indagine e alla interpretazione storiografica un periodo centrale della storia recente del Paese calandolo nel contesto più ampio della storia del Secondo dopoguerra e nell’ambito geopolitico più vasto delle vicende europee e internazionali di quegli anni. Nemici per la pelle. Sogno americano e mito sovietico nell’Italia contemporanea, a cura di Pier Paolo D’Attorre (Milano, F. Angeli, 1991). La ricerca, pubblicata sotto questo titolo, fu condotta nel 1990 da un gruppo di studiosi dell’allora Dipartimento di Discipline storiche dell’Università di Bologna e dell’allora Istituto Gramsci Emilia-Romagna, fu coordinata da Pier Paolo D’Attorre. I ricercatori condussero una riflessione sul tema della percezione italiana dell’Urss e degli Stati Uniti nell’età contemporanea, in particolare sul tema “amici-nemici” nell’orizzonte della guerra fredda, tema proposto non tanto dalla storiografia esistente quanto invece dalla letteratura e dal cinema. Il centro dell’indagine è stato dunque l’interdipendenza tra strategie, ideologie e percezioni antagoniste, nella convinzione dell’esistenza di una interazione permanente tra mito americano e mito sovietico nell’Italia contemporanea.

19 6. Formazione La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna prevede all’interno della sua programmazione culturale attività di formazione permanente rivolta a tutti i cittadini e strutturata in incontri liberi e gratuiti durante il corso dell’anno. Prevede inoltre attività di FORMAZIONE: •rivolta agli studenti •rivolta agli insegnanti •rivolta ai professionisti della cultura e della tutela del patrimonio Tutti i percorsi di formazione sono progettati con la collaborazione di Università, Istituzioni culturali, enti del terzo settore. Sono inseriti in progetti riconosciuti da enti pubblici (Comunità Europea, Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Ufficio Scolastico Regionale, Comune di Bologna) Le attività svolte sono riconducibili ad alcuni ambiti tematici prevalenti. Per la costruzione dell’offerta didattica la Fondazione si avvale di referenti scientifici esperti della materia in stretta collaborazione con l’Università. • Storia contemporanea | Per esempio: snodi centrali dell’età contemporanea, studio delle fonti e loro utilizzo, metodologia storica, comunicazione politica. • Analisi del presente e cittadinanza attiva | Per esempio: attivismo civico, crisi climatica e sostenibilità ambientale, reperimento e riconoscimento della buona informazione, ricorrenze nazionali e internazionali. • Diritti e costituzione | Per esempio: diritti universali, Costituzione, parità di genere. A seconda della tematica e della tipologia del laboratorio, le classi sono invitate a entrare in contatto e a lavorare attivamente sui documenti presenti nell’Archivio della Fondazione. I percorsi didattici rivolti agli studenti vengono concordati e costruiti a partire dalla collaborazione con i docenti interessati. Sono aderenti alle aree tematiche di intervento della Fondazione e in linea con le priorità didattiche della scuola e degli specifici indirizzi. I laboratori incentivano la partecipazione della classe attraverso modalità che stimolano il dibattito e il confronto. Alcuni percorsi possono prevedere laboratori pratici nei quali i ragazzi e le ragazze traducono manualmente e artisticamente le tematiche discusse in precedenza. Per gli incontri pratici, la Fondazione spesso collabora con altre realtà che operano sul territorio metropolitano. Valorizza inoltre le competenze degli studenti, tenendo conto dell’indirizzo di studio delle singole classi. Le proposte didattiche possono essere strutturate in incontri puntuali di approfondimento o percorsi in più incontri (anche inquadrati come PCTO o Educazione Civica). Ogni anno la Fondazione organizza dei corsi di aggiornamento riconosciuti dal MUR ai sensi della direttiva 170/2016 rivolti a insegnanti della scuola secondaria di II grado. I corsi sono tenuti da docenti universitari che propongono degli approfondimenti interdisciplinari sui nodi centrali della storia contemporanea e del dibattito culturale. La Fondazione propone anche le seguenti esperienze di formazione alle professioni della cultura: • Servizio Civile Universale | Dal 2003, tramite ARCI, la Fondazione partecipa ai bandi dell’Ufficio per il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio. Ogni anno accoglie 4 volontari impegnati in attività di supporto del reference della biblioteca e dell’attività culturale che la Fondazione svolge. • Tirocini universitari | Una convenzione con l’Università di Bologna permette agli studenti di svolgere tirocini curriculari presso la Fondazione, solitamente orientati ad una formazione sull’uso e il trattamento delle risorse informative e documentarie. • Programma Erasmus+ | La Fondazione è ente accreditato INAPP per il settennato 2021-2027 in qualità di Coordinatore di Consorzio Erasmus+ (ambito VET - Istruzione e Formazione professionale). Partecipano al consorzio l’IIS Luigi Einaudi di Ferrara, l’ITCS Rosa Luxemburg, l’ITCS Gaetano Salvemini, l’IIS Aldini Valeriani. Incontro con gli studenti dell’Università di Bologna

20 7. Reti, convenzioni, collaborazioni La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, in relazione con i diversi livelli della Pubblica Amministrazione, persegue una rete di collaborazioni, anche attraverso convenzioni che si articolano su progetti, servizi o su collaborazioni di natura culturale, condividendo competenze, organizzazione di eventi e possibilità di fruizione del proprio patrimonio e conferma la volontà di promuovere e ampliare la rete esistente, aprendosi sempre a nuove realtà, locali e nazionali. PUBBLICA AMMINISTRAZIONE MIC Ministero della Cultura ; MUR Ministero dell’Università e della Ricerca; Regione Emilia-Romagna; Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna; Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna; Comune di Bologna. CONVENZIONI Direzione generale conoscenza, ricerca, lavoro, imprese, Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna (per adesione all’Organizzazione Bibliotecaria Regionale); Dipartimento di Storia, culture e civiltà dell’Università di Bologna (per organizzazione di convegni, giornate di studio, seminari); Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) tramite il Polo bibliotecario territoriale (UBO); ICCU, Istituto Centrale per il Catalogo Unico (per la fornitura di documenti digitali della Fondazione destinati alla risorsa www.14‐18.it); Fondazione Barberini (per utilizzo della Sala Convegni di Via Mentana di loro appartenenza); Camst (per il finanziamento di attività culturali, triennale); Coop Alleanza (per il finanziamento di attività culturali, triennale); Università di Bologna (per tirocini e per convenzione che riconosce il valore della Fondazione a supporto della formazione e della ricerca universitarie); Arci (per servizio civile); Fondazione Cineteca di Bologna (per deposito materiali audiovisivi). RETI AICI Associazione delle istituzioni di cultura italiane; Patto per la lettura della Città di Bologna, rete promossa dall’Istituzione Biblioteche Bologna, dal Comune di Bologna e dal Centro per il libro e la lettura; Specialmente in biblioteca; Rete degli Archivi del Presente; Ialhi International Association of Labour History Institutions; Manifestipolitici.it; Breaching the walls. We do need education! (Con Università di Bielefeld, Institute of Contemporary History di Praga, Comune di Tirana, Associazione Past/Not Past di Parigi e History Meeting House di Varsavia). Programma Erasmus+ La Fondazione è ente accreditato INAPP per il settennato 2021-2027 in qualità di Coordinatore di Consorzio Erasmus+ (ambito VET - Istruzione e Formazione professionale). Partecipano al consorzio l’IIS Luigi Einaudi di Ferrara, l’ITCS Rosa Luxemburg, l’ITCS Gaetano Salvemini e l’IIS Aldini Valeriani di Bologna. COLLABORAZIONI Academy of Global Humanities and Critical Theory; Aib; Aiap; Anai; Associazione Paolo Pedrelli-Archivio storico sindacale; Archilabò; Archivio di Stato di Bologna; Archivio storico del Comune di Bologna; Baumhaus; Biblioteca comunale dell’Archiginnasio; Biblioteca Italiana delle donne e Associazione Orlando; Biblioteca Gino Bianco della Fondazione Alfred Lewin; Centro Amilcar Cabral; Centro di Documentazione F. Madaschi Cassero LGBTI+ Center; Fondazione Barberini; Cheap; Dipartimento di Storia, culture e civiltà dell’Università di Bologna; Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna; Fondazione Cineteca di Bologna; Fondazione Feltrinelli di Milano; Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci; Fondazione per l’Innovazione Urbana; Fondazione Gramsci Onlus (Roma); Istituto storico Parri, Bologna; International Gramsci Society; Libera Bologna; Master di Comunicazione Storica dell’Università di Bologna; Polo del ‘900 di Torino; Pandora Rivista; Università di Bologna. Scuole Liceo Arcangeli, Liceo Luigi Galvani; Liceo Copernico; Istituto Aldini Valeriani; Istituto Rosa Luxemburg, Istituto Aldrovandi Rubbiani. Comitato del Premio Pier Paolo D’Attorre Composto da Comune di Ravenna, Famiglia D’Attorre, Istituzione Biblioteca Classense, Fondazione Casa di Oriani, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Università di Bologna. ADESIONI AISO - Associazione Italiana di Storia Orale; ARCI Bologna; ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile; SISLAV - Società Italiana di Storia del Lavoro; SISSCO - Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea; Associazione Sotto La Mole.

2. GESTIONE

22 Nell’atto costitutivo della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna (2006), il patrimonio risulta di 3.055.550,00 euro. Esso è costituito da volumi e testate periodiche, fondi archivistici, raccolte di manifesti, raccolte di volantini, raccolte di fotografie, cartoline e audiovisivi, attrezzature mobili e arredi. Indice di liquidità Analizzando il triennio 2020-2021-2022 si è valutata la capacità della Fondazione di far fronte alle obbligazioni che scadono nel breve termine attraverso le risorse finanziarie che si rendono disponibili nello stesso arco temporale. Per misurare tale capacità si calcola il seguente indice: crediti a breve + liquidità/debiti a breve. Il risultato è che la Fondazione ha un indice medio di oltre il 3% nel triennio, ed è stabile nella gestione dell’esercizio 2022, il che significa equilibrio finanziario determinato nell’ultimo esercizio da un aumento dei crediti a breve. La sede La sede della Fondazione di Via Mentana 2 è concessa in comodato d’uso gratuito tramite convenzione sottoscritta con la proprietà, il Gruppo Unipol. Bilancio La Fondazione è riconosciuta come Onlus (D. Lgs. N. 460/1997) e nella redazione del bilancio, a cura della consulente Stefania Marchesi, ha adottato il criterio della competenza. In quanto ente iscritto nel Registro regionale delle persone giuridiche private e per permettere il corretto svolgimento - da parte della Regione EmiliaRomagna - delle attività di controllo e vigilanza, la Fondazione trasmette annualmente alla Regione i dati relativi al proprio bilancio. La situazione patrimoniale conferma nel triennio il volume complessivo; nel passivo dell’esercizio 2022 si rileva un forte incremento dei risconti passivi derivante dall’incasso di un contributo da INAPP riferito al progetto Erasmus di competenza del 2023. Patrimonio ATTIVITÀ 2020 2021 2022 Immobilizzazioni nette € 27.630* € 23.025 € 18.420 Patrimonio librario € 3.000.000 € 3.000.000 € 3.000.000 Crediti € 84.908 € 183.138 € 126.562 Disponibilità liquide € 123.858 € 85.159 € 147.261 Depositi cauzionali € 99.050 Ratei attivi € 0 € 1.117 € 1.333 Totale Attività € 3.236.396 € 3.292.439 € 3.392.626 PASSIVITÀ 2020 2021 2022 Fondo Dotazione vincolato € 30.000 € 30.000 € 30.000 Fondo Dotazione non vincolato € 3.017.863 € 3.021.762 € 3.040.076 Debiti a breve termine € 57.184 € 67.310 € 70.492 T.F.R. € 101.722 € 94.496 € 109.223 Fondo svalutazione crediti € 2.228 € 2.228 € 2.228 Fondo accantonamento € 28.000 € 17.807 Risconti passivi € 27.399 € 48.643 € 122.800 Totale Passività € 3.236.396 € 3.292.439 € 3.392.626

23 Bilancio 1. Entrate La rappresentazione dei proventi viene presentata per categorie omogenee riferite agli esercizi 2020, 2021, 2022. Complessivamente nell’esercizio 2022 si rileva un significativo aumento del volume di bilancio che conferma la tendenza già rilevata nel 2021. Si ricorda che il criterio generale è quello della competenza. Ciò significa che tutte le entrate indicate hanno natura certa di tipo economico ma che gli effetti finanziari potranno realizzarsi anche in tempi futuri. I sostenitori contribuiscono liberamente all’attività della Fondazione tramite donazioni in denaro, secondo quanto stabilito dal vigente Statuto e dal regolamento dei sostenitori che prevede anche la possibilità di contribuire con donazioni in natura ovvero con un’attività, anche professionale, di particolare rilievo o con l’attribuzione di beni materiali o immateriali. I contributi ministeriali relativi al triennio 2020-2022 sono riferiti al finanziamento ordinario annuale che la Fondazione riceve dal Ministero della Cultura in seguito a presentazione di domanda che avviene ogni triennio e in seguito alla partecipazione a bandi annuali. La Fondazione, rispondendo ai requisiti richiesti, è inserita nella Tabella triennale delle istituzioni culturali di rilevanza nazionale dal 2009 secondo la Legge n. 534/1996 art. 1. I contributi pubblici regionali e locali, sono riferiti a leggi o bandi di finanziamento a sostegno delle attività culturali, di ricerca e di valorizzazione del patrimonio documentario. In particolare la Fondazione ha in essere con il Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna una convenzione di durata triennale in quanto biblioteca convenzionata a valenza pubblica, così come stabilito dalla Legge regionale n. 18/2000. Il contributo della Commissione Europea - Agenzia Esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura è riferito al progetto europeo Breaching the walls. We do need education! di cui la Fondazione è stata capofila. Il progetto è stato finanziato nell’ambito del programma “Europe for Citizens. European Rememberance 2019”. Avviato nel 2019, si è concluso nel 2021. Il contributo relativo al Protocollo siglato con il Dipartimento di Storia, culture e civiltà dell’Università di Bologna (d’ora in poi Disci) fa riferimento a progetti promossi in collaborazione con il Dipartimento stesso quali convegni - anche a carattere internazionale - giornate di studio, seminari. Il contributo viene definito di volta in volta a seconda dei progetti promossi ed è regolamentato da un accordo sottoscritto da entrambe le parti. Nel 2022 si registra un significativo incremento del contributo e delle spese sostenute per le attività promosse in collaborazione con il Disci. L’incremento è determinato dalla ripresa di attività svolte a livello internazionale parzialmente sospese per gli anni 2020-2021 e riavviate nel 2022. Il contributo INAPP è riferito al progetto Erasmus+: la Fondazione nel 2020 ha ottenuto per il settennato 2021-2027 l’Accreditamento Erasmus+ (ambito VET) in qualità di Coordinatore di Consorzio. Contributo 5 per mille. La Fondazione anche per il triennio 2020-2022 è stata iscritta all’Agenzia per le Entrate negli elenchi dei beneficiari ammessi alla destinazione del 5 per mille. Inserendo il codice fiscale della Fondazione viene destinata una quota a sostegno delle attività legate alla valorizzazione del patrimonio promosse dalla Fondazione. I contributi di privati sono sempre destinati a progetti specifici. Questi vengono concessi dietro sottoscrizione di convenzioni (di durata annuale o triennale), stipulate in accordo con i finanziatori. I proventi da Fondazioni bancarie sono stati concessi in seguito alla presentazione di progetti specifici presentati in risposta a bandi dedicati all’ambito culturale o di ricerca sociale. I proventi diversi derivano da rimborsi spese su costi sostenuti per la fornitura di documentazione destinata alla realizzazione di pubblicazioni, film, documentari da parte di soggetti che hanno natura commerciale. ENTRATE 2020 % 2021 % 2022 % Quote sostenitori € 7.600 3% € 5.430 1% € 3.300 1% Contributi ministeriali € 121.781 41% € 163.799 45% € 195.668 37% Contributi Pubblici regionali e locali € 76.500 26% € 83.700 23% € 88.000 17% Contributo 5 per mille € 6.777 2% € 5.734 2% € 6.385 1% Contributi da privati € 31.350 10% € 26.434 7% € 35.550 7% Proventi da Fondazioni bancarie € 4.000 1% € 6.500 2% € 5.337 1% Proventi diversi € 6.073 2% € 1.801 0% € 12.137 2% Commissione Europea (2020/2021) € 37.128 12% € 39.312 11% Contributo INAPP (2022) € 88.280,84 17% Protocollo DISCI € 8.601 3% € 31.756 9% € 95.643 18% Totale entrate € 299.810 100% € 364.466 100% € 530.300,71 100%

24 1. Uscite La rappresentazione delle spese viene presentata per categorie omogenee riferite agli esercizi 2020, 2021 e 2022. I costi generali sono rappresentati principalmente da spese riferite ai costi della sede, alla manutenzione delle diverse attrezzature, alle spese per materiale informatico, alle spese per attrezzature della biblioteca e spese riferite al servizio civile. I costi del personale dipendente sono riferiti a 5 dipendenti più un collaboratore stabile e sono impiegati sulle funzioni di gestione amministrativa, gestione del servizio pubblico di biblioteca, catalogazione, inventariazione e valorizzazione del materiale documentario, gestione dell’attività culturale, ufficio stampa e comunicazione, pulizia degli uffici. I costi dell’acquisto libri, abbonamenti periodici sono riferiti a spese per l’incremento e la qualificazione della proposta bibliotecaria oltre che al miglioramento della conservazione della documentazione stessa. I costi d’archivio e spese di digitalizzazione sono riferiti alle spese per la conservazione e l’inventariazione dei fondi archivistici. I costi relativi alla ricerca e ai convegni sono le spese sostenute per la realizzazione dei progetti di ricerca e delle iniziative pubbliche. Gli oneri straordinari sono riferiti a sopravvenienze passive. Nel 2021 si rileva un aumento significativo delle spese sostenute per la ricerca e i convegni rispetto al 2020. L’aumento è principalmente determinato dalla ripresa delle attività pubbliche in presenza, a differenza di quanto avvenuto nel 2020 a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia da Covid-19. Anche nel 2022 si conferma l’incremento della spesa per questa voce di costo principalmente determinata dal contributo INAPP per la realizzazione del progetto Erasmus+. USCITE 2020 % 2021 % 2022 % Costi generali € 63.856 22% € 79.569 22% € 81.813 16% Costi personale dipendente € 161.864 55% € 155.437 44% € 166.315 32% Costi personale collaborazioni € 14.708 5% € 22.475 6% € 31.797 6% Spese funzionamento struttura € 10.539 4% € 12.416 3% € 16.402 3% Acquisto libri € 14.097 5% € 11.455 3% € 12.797 2% Abbonamenti periodici € 5.261 2% € 5.470 1% € 5.258 1% Costi Archivio, digitalizzazioni e microfilm € 8.844 3% € 8.949 2% € 10.357 2% Costi Ricerca e Convegni € 16.998 6% € 64.795 19% € 187.247 37% Oneri straordinari -- -- -- Totale uscite € 296.168 100% € 360.566 100% € 511.986 100%

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